e...state nei parchi e nelle aree protette 2014

10.07.2014 20:16

Dopo il successo delle precedenti edizioni di "E...state nei parchi", il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ripropone l'iniziativa volta a far conoscere e promuovere la fruibilità sostenibile delle risorse naturali del territorio lucano, estendendola anche alle riserve naturali. Al ricco cartellone di iniziative partecipa il CEAS il Giglio Marino, con il programma "i boschi del mare", alla scoperta delle antiche foreste della costa lucana. il primo incontro è con il Bosco pantano di Policoro, ultimo lembo del bosco igrofilo planiziale che fino al secolo scorso ricopriva il territorio tra i fiumi Sinni e Agri, dalla costa fino alle montagne. Testimone di questo passato è la presenza di alcuni "relitti", quali il cerro, inusuale a livello del mare, il picchio rosso minore e la Rosalia alpina, specie tipiche di ambienti montani. Per quanto fortemente influenzata dall'assedio delle attività antropiche circostanti, il cuore della riserva conserva i suoi tratti di bosco caratterizzato dal suolo perennemente allagato dalla falda superficiale, e costituito da specie arboree tipicamente legate agli ambienti umidi, quali il frassino ossifillo, l'olmo, l'ontano, i pioppi e i salici. Panorama opposto riserva invece il secondo incontro previsto, cioè la pineta costiera di Foce del Cavone: dopo un primo tratto artificiale, frutto delle attività di rimboschimento degli anni '50 del secolo scorso, la paleoduna ospita un tratto di pineta costiera naturale, caratterizzata da pino domestico, pino d'Aleppo e pino marittimo, oltre alle essenze più tipiche della vegetazione mediterranea quali mirto, ginepro coccolone, lentisco, fillirea, orchidee in primavera; qui le tracce dell'istrice e l'incontro con la testuggine di Hermann non sono rari, mentre già dal tardo pomeriggio gli assioli e le civette fanno sentire i loro richiami. Mantenendo la direzione della costa, segue l'ambiente a ginepro della duna stabilizzata, con i prati di giglio di mare ed efedra (essenze protette dalla Lista Rossa regionale), quindi tutta la successione di vegetazione che porta all'avanduna e alle acque dello Jonio.

il calendario prevede 3 date inserite nell'insieme delle attività previste in tutta la Regione, alla scoperta del patrimonio naturale della Lucania "terra dei boschi".

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« Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano i boschi moriranno, il mare diventerà nero e i fiumi scorreranno avvelenati. Quel giorno, uomini di ogni razza si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra »
(leggenda Kwatkiutl)